venerdì 14 ottobre 2022
Fiscale, Novità
RIPRISTINATA L'ESENZIONE IMU PER I CONIUGI
Doppia esenzione ai coniugi con residenze differenti. La Corte Costituzionale ripristina l'agevolazione e dichiara l'illegittimità delle norme che penalizzano la famiglia. Agli enti locali il compito di stabilire i requisiti per l'accesso all'agevolazione.
È partita dalla questione della disparità di trattamento tra coniugi, parti dell’unione civile e conviventila discussione che ha portato la Corte Costituzionale a porre dinnanzi a se stessa la questione di legittimità relativa alla norma che vincola il diritto all’esenzione IMU alla verifica della residenza non solo del possessore dell’immobile ma anche del suo nucleo familiare.
La sentenza n. 209 depositata il 13/10/2022 dalla Consulta dichiara illegittima la norma che vincola l’accesso all’esenzione IMU per i coniugi, stabilendo quindi il diritto alla doppia esenzione.
La Corte ristabilisce quindi il diritto all’esenzione per ciascuna abitazione principale di persone sposate o parti di un’unione civile, nel rispetto dei requisiti della dimora abituale e della residenza anagrafica del possessore dell’immobile e non anche del suo nucleo familiare.
Restano quindi i requisiti previsti per l’accesso all’esonero, che dovranno però essere considerati in relazione al possessore dell’immobile e non anche al proprio nucleo familiare.
Il testo della pronuncia del relatore Luca Antonini sottolinea come nel nostro ordinamento non possano trovare cittadinanza misure fiscali che penalizzano la famiglia. Le norme che vincolano il diritto all’esenzione IMU alla verifica della residenza e della dimora abituale del contribuente e del proprio nucleo familiare vanno invece in questa direzione. Il testo della pronuncia del relatore Luca Antonini sottolinea come nel nostro ordinamento non possano trovare cittadinanza misure fiscali che penalizzano la famiglia.
Le norme che vincolano il diritto all’esenzione alla verifica della residenza e della dimora abituale del contribuente e del proprio nucleo familiare vanno invece in questa direzione.
Fino alla data di costituzione del nucleo la norma consente a ciascun possessore di immobile di fruire dell’esonero dal pagamento dell’imposta sulla propria abitazione principale, anche se parte di una convivenza di fatto. A differenza di quanto previsto per i coniugi, le coppie conviventi hanno sempre potuto beneficiare di una «doppia esenzione».
La scelta di sposarsi o costituire un’unione civile ha comportato, fino ad oggi, l’impossibilità di accedere all’agevolazione anche in caso di esigenze che impongono di avere residenza anagrafica e dimora abituale in diverse abitazioni.