Fiscale

martedì 13 settembre 2022

Fiscale, Accertamenti

OPERAZIONI INESISTENTI E ONERE DELLA PROVA

Nelle operazioni oggettivamente inesistenti, il Fisco è tenuto a fornire elementi probatori del fatto che l'operazione fatturata non è stata effettuata. Spetta poi al contribuente l'onere di dimostrare l'effettiva esistenza delle operazioni contestate

In caso di contestazione per operazioni oggettivamente inesistenti, la fattura costituisce in tutto o in parte mera espressione cartolare di operazioni commerciali in realtà mai poste in essere. Il Fisco è tenuto a fornire elementi probatori, anche in forma indiziaria e presuntiva del fatto che l'operazione fatturata non è stata effettuata. Una volta assolto tale onere, spetta al contribuente dimostrare l'effettiva esistenza delle operazioni contestate che non può consistere nella mera esibizione della fattura o nella dimostrazione della regolarità formale delle scritture contabili o dei mezzi di pagamento.

Questi ultimi sono facilmente falsificabili e vengono normalmente utilizzati proprio allo scopo di far apparire reale un'operazione fittizia (vedasi sentenza di Cassazione numero 5406 del 18/03/2016) e comunque, una volta accertata l'assenza dell'operazione, è escluso che si possa ritenere la buona fede del cessionario o committente, il quale ovviamente sa bene se d in quale misura ha ricevuto il bene o la prestazione per la quale avrebbe versato il prezzo o corrispettivo.

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